• Superbonus 110%. Quali potrebbero essere i rischi della cessione crediti alle banche?

    Redazione Libricondominio | Agosto 28, 2020

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    Dopo la proposta di Intesa Sanpaolo è stata presentata quella di Unicredit, che presenta però delle differenze sostanziali in merito alle condizioni economiche richieste.

    In questi giorni, congiuntamente alle precisazioni fornite dll’Agenzia delle Entrate, diverse testate gionalistiche hanno dato risalto alle proposte avanzate dai due istituti di credito in merito alla cessione del credito.

    Leggendo il foglio informativo, pubblicato da Intesa Sanpaolo, il primo elemento  che viene evidenziato è che si tratta come un’operazione di cessione pro-soluto con la quale il cedente trasferisce la piena titolarità del credito alla banca, che lo potrà utilizzare nelle modalità e nei tempi previsti dalla legge che lo disciplina.

    Cosa è una operazione di cessione pro soluto? è un contratto con il quale la banca acquista e gestisce i crediti già sorti e/o che sorgeranno (crediti futuri), vantati dal Cedente verso un insieme predefinito di Debitori con assunzione da parte della Banca del rischio del mancato pagamento dovuto ad insolvenza dei Debitori.

    Quali sono i principali rischi? Il Cedente garantisce la certezza, liquidità ed esigibilità a scadenza dei Crediti e assume le obbligazioni previste dal contratto. L’eventuale inadempimento di tali obbligazioni o la violazione delle dichiarazioni e garanzie prestate nel contratto comporta, in via di principio:

    la risoluzione della cessione e legittima la Banca a richiedere la restituzione delle somme pagate quale corrispettivo dei crediti ceduti e non ancora incassati, maggiorati gli interessi contrattualmente previsti;

    l’obbligo del Cedente di indennizzare e manlevare la Banca in relazione ad ogni perdita, danno, costo o spesa, subiti dalla Banca a causa di tale inadempimento o violazione. Nel corso del rapporto il Corrispettivo di nuovi crediti può variare in funzione della tipologia di credito, delle condizioni della controparte cedente e del debitore ceduto.

    Ma vi è di più. Sempre leggendo attentamente il foglio informativo Intesa Sanpaolo precisa: “nel caso in cui non dovessero verificarsi le condizioni sospensive previste nel contratto, il contratto di cessione diventa inefficace e il cessionario non è tenuto a corrispondere al Cedente il corrispettivo della cessione”.

    Intesa Sanpaolo spiega quali sono le condizioni determinati per far sì che il corrispettivo di cessione venga pagato dal cedente al cessionario entro 5 giorni lavorativi successivi alla data in cui:

    • il credito risulti nel cassetto fiscale della banca;
    • il cedente abbia consegnato al cessionario la documentazione accompagnatoria prevista;
    • il corrispettivo arriverà sul conto corrente del cliente e sarà determinato in misura percentuale del valore nominale del credito ceduto.

    Le condizioni economiche.  Passiamo ora ad analizzare a quali condizioni economiche il credito verrà ceduto.  Intesa Sanpaolo, a fronte del prezzo di acquisto del credito di imposta del Superbonus 110%, offre il 90,91% del valore nominale del credito.

    Cosa significa? Per il cliente il Superbonus si riduce dal 110% al 90,91%:  appare  evidente che l’offerta di Intesa Sanpaolo appare meno vantaggiosa di quella di Unicredit. Infatti, con l’offerta Unicredit il prezzo di acquisto dei crediti fiscali per le persone fisiche e i condomini sarà di 102 euro per ogni 110 euro, mentre sarà pari a 100 per ogni 110 euro per le imprese.

    Superbonus 110% in Condominio. Le insidie e i trabocchetti.

    Contiene le schede di lettura degli interventi agevolabili sugli edifici condominiali aggiornate con i Decreti attuativi del MISE e la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 24/E dell’8 agosto 2020

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    A cura della Redazione

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