• Superbonus 110%. L’effetto distorsivo delle maggioranze facilitate

    Redazione Libricondominio | Agosto 19, 2020

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    Preferibile una norma che leghi esclusivamente l’abbassamento della maggioranza assembleare alla permanenza del Sismabonus al 110%.

    Lo avevamo anticipato qualche giorno fa, riportando le intenzioni del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, che aveva in una intervista espresso la necessità di uniformare i quorum previsti per le assemblee condominiali: “per autorizzare qualsiasi intervento previsto dal Super ecobonus e Super sismabonus basterà avere la maggioranza degli intervenuti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo dei condomini. In questo modo sarà molto più semplice e immediato usufruire  dell’agevolazione”.

    La finalità della norma è quella di rendere la procedura di approvazione assembleare più snella al fine di guadagnare tempo per la realizzazione degli interventi agevolabili previsti dal Decreto Rilancio. Tale novità è stata inserita nel c.d. Decreto Agosto (pubblicato – nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n.203 del 14-08-2020 – Suppl. Ordinario n. 30).

    Indubbiamente un buona notizia, sopratutto per gli amministratori di condominio, che iniziavano ad avanzare dubbi sulla corretta maggioranza da applicare in sede assembleare. Tali dubbi poi si sono concretizzati con il circolare di alcuni filoni interpretativi: alcuni giuristi  avevano detto che si trattava di innovazioni ex art. 1120, secondo comma, c.c., altri, invece, facevano cadere tale fattispecie nei lavori straordinari di notevole entità.

    Per tali motivi il Governo ha deciso di frugare ogni dubbio, derivanti dalla diverse interpretazioni diffuse, inserendo questa nuova norma, che agevola essenzialmente il raggiungimento del quorum. La norma del dl Agosto, sana la discrepanza, prevedendo, per tutti gli interventi agevolati al 110%, una maggioranza assembleare di 333 millesimi. 

    Ma, dopo la pubblicazione della norma, i dubbi non del tutto sono stati dissolti. Infatti dalle pagine del quotidiano Italia Oggi, il il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, lancia un allarme sui possibili effetti distorsivi che scaturirebbero qualora l’abbassamento di maggioranza venisse confermato anche con il venir meno dell’incentivo al 110%. «In tanti condomìni i proprietari potrebbero essere costretti a pagare somme stratosferiche per la decisione di pochi». «E, qualora il Superbonus dovesse venir meno o essere ridotto, si determinerebbe una situazione un po’ paradossale per cui per rifare una facciata in un condominio serve la metà dei millesimi, mentre per apportare interventi antisismici solo un terzo». Secondo Confedilizia in sede di conversione del decreto legge sarebe necessaria inserire una norma che leghi l’abbassamento della maggioranza assembleare alla permanenza del Sismabonus al 110%.

    A questo problema si aggiunge un’altra necessità, questa volta segnalata da Anaci, che tramite il suo presidente Burrelli, fa notare che per mettere in moto tutto il meccanismo del superbonus 110% bisogna sempre e comunque convocare una assemblea. Ma a causa della situazione di emergenza scatenata dal Covid-19, è quanto mai necessario introdurre nel codice civile una modifica che autorizzi la possibilità di tenere assemblee “in modo elettronico” e di dare il permesso al voto con delega. Finora, nessuna risposta.

     

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    A cura della Redazione

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