Superbonus 110%. Ecco il listino prezzi delle banche per i condomini
Superbonus 110%, case e condomini nelle mani delle banche? Da Unicredit a Crédit Agricole, tutti i pacchetti riferiti allo sgravio fiscale per le spese sostenute in casa fino al 31 dicembre 2021.
Il Superbonus 110% è un business che fa gola a molti. In tale contesto, le banche non potevano certo stare a guardare. San Paolo Banca intesa, pirma e poi unicredi sono sono stati i primi istituti a scendere in campo e a scoprire le carte, dettando le loro condizioni.
In un comunicato diramato pochi giorni fa Unicredit ha precisato che: il prezzo di acquisto del credito d’imposta derivante da Superbonus maturato da persona fisiche e condomini sarà di 102 per ogni 110 . Mentre sarà di 100 per ogni 110 per le imprese.
Principali condizioni economiche
Prezzo di acquisto crediti fiscali per Persone fiche e Condomini valido fino al 30/9 | € 102 per ogni 110€ di credito fiscale acquistato |
Prezzo di acquisto crediti fiscali per Imprese riferiti al Superbonus valido fino al 30/9 | € 100 per ogni 110€ di credito fiscale acquistato |
Prezzo di acquisto crediti fiscali non riferiti al Superbonus 110% (che cioè danno luogo a misure di detrazione diverse come sopra indicate) | € 78 per ogni 100€ di credito fiscale acquistato. Il prezzo di acquisto potrebbe essere soggetto a cambiamenti nel tempo. Consultare sempre il Foglio informativo e il sito web della Banca per informazioni aggiornate. Prima della sottoscrizione del contratto leggere attentamente la percentuale proposta. |
La differenza tra il prezzo di acquisto del credito e il valore nominale del bonus corrisponde pertanto all’onere che il contribuente riconosce all’Istituto finanziatore per il servizio reso. Nel comunicato la banca ha inoltre evidenziato l’interesse a finanziare i lavori connessi al Superbonus con aperture di credito a fronte di contratti e/o fatture relativi alla realizzazione dei lavori.
E’ prevista l’apertura di un conto corrente dedicato all’iniziativa senza costi fissi fino a 30 operazioni, da mantenere aperto fino alla conclusione della gestione dei flussi e del finanziamento concesso nelle more della maturazione del credito fiscale finalizzato all’avvio dei lavori.
Ma se Unicredit ha battuto tutti sui tempi, le altre banche certo non stanno a guardare.
Entro la fine di agosto dovrebbero avanzare le loro proposte anche gli altri istituti bancari. Crédit Agricole, per esempio, dovrebbe presentare un pacchetto di misure sia per la cessione del credito sia per il finanziamento dei lavori a privati, condomini e imprese edili. Il tutto dovrebbe poi aggiungersi a un plafond da 10 miliardi di euro pensato per imprese e famiglie, varato prima dell’estate 2020.
Entro la fine di agosto è atteso anche il pacchetto di misure della Bnl che dovrebbe ricalcare quello descritto per UniCredit (cessione possibile sia per privati sia per imprese possibilità di finanziamenti ponte prime che la cessione si possa perfezionare). Per quanto riguarda i privati, ha specificato Bnl, i costi non dovrebbero superare il 10% dell’importo dei lavori, consentendo pertanto di restituire l’intera spesa sostenuta per migliorare le prestazioni della casa o del condominio.
L’interesse di Unicredit è dovuto anche dal fatto che alcuni giorni fa è stato siglato un accordo tra Intesa Sanpaolo e Confapi.
Nel dettaglio, Intesa Sanpaolo condivide con gli associati Confapi le seguenti formule prevedendo:
- finanziamenti nella forma di “anticipo contratti” finalizzati ad accompagnare le imprese nella gestione degli appalti e nell’esecuzione dei lavori, anche con il sostegno del Fondo Centrale di Garanzia;
- l’acquisto dei crediti d’imposta afferenti agli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio e liquidazione degli stessi con la formula della cessione pro-soluto. Questa soluzione comprende tutti i crediti fiscali afferenti al sistema Casa;
- un servizio di assistenza per le imprese mediante l’utilizzo di una piattaforma dedicata grazie alla collaborazione con Deloitte, primario partner forte di una consolidata esperienza nel settore, per la gestione dei passaggi amministrativi e delle certificazioni necessarie in ordine alla gestione fiscale dei crediti di imposta.
Ma anche Bnaca Intesa ha annunciato il suo interesse ad entrare nel mercato del superbonus. A breve, infatti, lancerà un foglio informativo con cui saranno enucleate le condizioni generali e le condizioni economiche.
Tutto questo dimostra da un lato il crescente interesse delle banche per la misura e di voler essere attori protagonisti nel mercato della riqualificazione edile.; dall’altro come ancora una volta le banche diventaranno protagoniste, ed il destino di un pezzo di economia italiana sarà nelle loro mani.