Proposta shock. Con l’ecobonus al 110%, la ristrutturazione sarà gratuita
Ecobonus cedibile senza limiti del credito di imposta e bancabilità, cioè la possibilità di cederlo alle banche.
Nel Decreto Maggio il Governo punta ad una proposta choc per rilanciare l’ economia puntando sul settore edilizia. Si potrà optare per una maxi-detrazione fiscale oppure sconto del 100% sulla fattura
Quasi pronto il nuovo pacchetto di super incentivi rafforzati per l’edilizia. Questa volta si tratta di un vero bazooka fiscale che servirà per rilanciare tutto il settore. Infatti, il decreto di maggio in arrivo contiene una raffica di detrazioni del 110% per le opere e gli impianti di ristrutturazione immobiliare finalizzati al risparmio energetico e alla tutela ambientale di case e palazzi.
Il meccanismo studiato è molto allettante. Riccardo Fraccaro, sottosegretario dalla presidenza del Consiglio, è l’ispiratore del meccanismo che lo anticipa, in anteprima alla stampa.
L’ impostazione dell’operazione :«il super-bonus al 110% per gli interventi green e antisismici è la misura shock che il governo mette in campo per contrastare l’ emergenza economica e ambientale. Le famiglie avranno diritto a una detrazione addirittura superiore alla somma spesa o senza alcun esborso grazie allo sconto in fattura».
In sostanza, le aliquote detraibili per alcuni interventi di efficientamento energetico (ecobonus) e per le misure antisismiche (sismabonus), passeranno ad una aliquota del 110%.
Lo sconto varrà anche per le facciate e per gli impianti fotovoltaici.
Come funzionerà in pratica il bonus? Se una famiglia effettuerà lavori sulla propria abitazione che ricadono all’ interno degli interventi elencati per un importo pari a 1.000 euro, riceverà al momento della dichiarazione dei redditi una detrazione pari al 110% del costo dei lavori (in questo caso quindi 1.100 euro), che potrà usare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo.
Ma non basta aggiunge Fraccaro. Le famiglie potranno ricevere, a fronte della cessione della detrazione fiscale, uno sconto in fattura pari al 100% del costo dei lavori da parte dell’ impresa.
Le famiglie potranno, dunque, evitare esborsi monetari semplicemente vendendo la detrazione fiscale all’ impresa.
E le imprese, se vorranno, potranno utilizzare il credito d’ imposta in compensazione in cinque quote annuali oppure potranno cederlo alle banche per ottenere immediatamente la liquidità necessaria. Dopo la prima cessione del credito d’ imposta (dalla famiglia all’ impresa tramite sconto in fattura), l’ impresa potrà infatti cedere a sua volta il credito a soggetti terzi per ricevere un flusso di liquidità immediata. Oltre all’ aumento delle aliquote, infatti, è stata modificata la normativa sulla cedibilità delle detrazioni, permettendo sia la cessione agli istituti bancari, prima vietata, sia un numero di passaggi superiore alle due cessioni”.
Nel pacchetto delle agevolazioni, forse sarà introdotto uno dedicato all’edilizia green. Il sottosegretario nell’intervista precisa: “stiamo pensando di portare nel superbonus anche questo incentivo già esistente ma solo se sarà parte di un progetto più complessivo che rende l’ edificio più sostenibile, meno energivoro. Quindi non solo una mano di vernice ma magari anche il cappotto termico. C’ è anche l’ ipotesi di una superdetrazione al 90% per chi sottoscrive una polizza anticalamità.” Una ipotesi che stiamo ancora valutando e che pensiamo soprattutto per chi vive in zona sismica. Ma anche qui deve essere parte di un progetto complessivo che prevede l’ attivazione del sismabonus. Da una parte finanziamo i lavori per mettere in sicurezza, dall’ altra acceleriamo i tempi per eventuali ristori.
Non è un obbligo ma una possibilità. C’ è un beneficio anche per lo Stato che sarebbe sgravato dal ristoro”.