Lavori in condominio, autodichiarazione e Covid-19
Come bilanciare i lavori in condominio con le esigenze condominiali e le misure di sicurezza da COVID-19?
L’art. 1130 punto 4 c.c. prevede che l’amministratore debba “compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio”. Questo si traduce nel dovere per l’amministratore di adoperarsi ad interessare manutentori a seguito di guasti che si verificano nei suoi Condomini.
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Tuttavia in questo periodo, uscire dalla propria dimora è possibile solo in casi espressamente previsti dalle normative emanate ed afferenti misure per il contenimento della diffusione del COVID-19. I vari DPCM hanno anche previsto modelli di autocertificazione – aggiornati quasi giornalmente – che la persona trovata a circolare dalla forza pubblica deve compilare e sottoscrivere, con tutte le conseguenze penali del caso qualora le dichiarazioni si rivelassero non veritiere o non sufficienti a giustificare lo spostamento.
L’amministratore di condominio si trova a dover bilanciare le esigenze condominiali con le misure di sicurezza da COVID-19 e ormai diventa rilevante anche la motivazione con la quale il manutentore si reca al Condominio.
Urgente o non urgente? Questo è il problema! In effetti, l’amministratore di condominio, deve fare i conti con dei parametri di determinazione del livello di emergenza di un intervento ormai alterati da una mutata percezione che il condòmino ha dell’urgenza stessa.
Mettiamo che una Ditta venga mandata in un Condominio e durante il tragitto il manutentore venga fermato dalla forza pubblica. Egli dovrebbe dichiarare che il proprio spostamento è dovuto ad un’emergenza. Mettiamo, però, che successivamente egli venga chiamato dalla Pretura per comprovare questa urgenza ed invece emergesse che in realtà l’intervento era un’opera differibile.
L’amministratore che responsabilità avrebbe riguardo alla commissione girata al manutentore sulla base di un’erronea valutazione che ha portato alla dichiarazione non veritiera?
E’ opportuno che i condòmini capiscano la serietà del momento e che interessino il proprio amministratore per fatti davvero urgenti.
Per tale motivo ben farebbe l’amministratore a pretendere dal condòmino, l’invio di una richiesta dichiarando il livello di urgenza della questione in modo da avere lui stesso una pezza giustificativa nell’aver incaricato il proprio manutentore di fiducia.
Dott. Marco Venier
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