L’amministratore di condominio non può andare mai in vacanza
Calura estiva, le città si svuotano e il tuo amministratore di condominio è andato in vacanza. E ora cosa succede?
La domanda è: l’amministratore del condominio che vacanza, e non si rende reperibile, viola i suoi doveri oppure è legittimato a prendersi le sue meritate ferie?
Siete sicuri che l’amministratore di condominio non può andare in vacanza? E deve essere sempre reperibile?
La prima cosa da chiarire con riferimento alla figura professionale è che l’amministratore non è un dipendente del condominio, a differenza del portiere, che lo è.
L’amministratore di condominio è un libero professionista che, in virtù del mandato conferito dall’assemblea, deve occuparsi della gestione dei beni comuni durante tutto l’arco dell’anno di efficacia del contratto.
Il gestore dello stabile ha diritto, di godere di una pausa estiva purché sia reperibile e garantisca la continuità della gestione anche in sua assenza.
Dal punto di vista giuridico l’amministratore condominiale non ha nessun obbligo di essere reperibile o disponibile personalmente 7 giorni su 7, h 24. Infatti, non esiste una norma di legge a riguardo se non le disposizioni dell’art. 1129 del c.c. che obbligano l’amministratore a fornire gli orari di apertura del proprio ufficio per la consultazione della documentazione condominiale.
Quindi: il legislatore non fa mai riferimento ad alcun obbligo di reperibilità (h/24) dell’amministratore di condominio.
Se vuoi sapere quali sono gli obblighi dell’amministratore quando va in vacanza, abbiamo realizzato un pratico pacchetto di ebook per sapere cosa fare e cosa non prima di chiudere il tuo studio per ferie.
A proposito…Buone vacanze a tutti gli amministratori di condominio!
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