DL Rilancio. Senza la proroga delle assemblee, molti amministratori di condominio sono lasciati al loro destino
Si sperava che durante l’iter di approvazione parlamentare, il famoso emendamento che prevedeva il rinvio ad un anno termine per presentare il rendiconto 2019 e di convocare l’assemblea per la sua approvazione, potesse riemergere. Ma nulla di tutto questo è accaduto.
Quindi, facendo riferimento alle normative vigenti, secondo quanto disposto dal comma 10 dell’articolo 1130, che impone la presentazione e conseguente convocazione assembleare per approvare il rendiconto consuntivo entro 180 giorni dalla chiusura della gestione contabile, pena la possibile revoca giudiziale dal proprio mandato, molti amministratori rischiano di “saltare” proprio perché una stragrande maggioranza di assemblee si dovevano effettuare entro il 30 giugno 2020, ovvero in un periodo caratterizzato dalle limitazioni imposte per la salvaguardia della salute. Sicuramente, il rinvio avrebbe agevolato il lavoro degli amministratori, valutato anche le diverse incombenze derivanti dalla preparazione dei rendiconti.
Nella pratica ciò è stato impossibile, visti i termini molto contingentati e la situazione di divieto di assembramento, più volte prorogato. A ciò si aggiunge la mancanza di una norma tale da garantire la regolarità di eventuali assemblee in video conferenza.
Cosa succede adesso? Da più parti si chiede al Governo di emanare un provvedimento con immediata esecuzione al fine prorogare di un anno l’approvazione del rendiconto consuntivo.
Infine, sarebbe anche necessario coordinare le tempistiche dei bonus fiscali che andrebbero contestualizzati, dal punto di vista temporale, con le assemblee condominiali che, ovviamente, non potranno essere effettuate durante il periodo estivo.
Per tali motivi, eventuali lavori, verranno deliberati non prima di metà settembre, perché dopo il via libera in prima lettura, alla Camera, il decreto passerà all’esame del Senato per il via libera definitivo (va convertito entro il 18 luglio). Ma siamo ancora a metà dell’opera. Mancano le famigerate regole attuative che saranno definite dall’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento ad-hoc, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione.
Se per la conversione in legge e per l’adozione dei provvedimenti si utilizzerà tutto il tempo a disposizione, le regole operative per usufruire del Superbonus potrebbero arrivare entro il 18 agosto. Un periodo non certo idoneo per convocare una assemblea condominiale e/o per avviare dei lavori, perché è un periodo in cui quasi mezza Italia è in pausa estiva post-covid.
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