• Decreto Cura Italia: ancora una volta dimenticati

    Avv. Peter Lewis Geti | Aprile 26, 2020

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    Tanto rumore per nulla. Nessuna reale modifica per gli amministratori e i condomini.

    Lo scorso venerdì 24 aprile la Camera ha convertito in legge il Decreto “Cura Italia” con la “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l’adozione di decreti legislativi”, nel medesimo testo approvato dal Senato.

    Il documento era già stato approvato dal Senato il 9 aprile, privo di qualsiasi riferimento o norma che potesse disciplinare le attività degli amministratori di condominio.

    Cosa è successo in concreto? Alla Camera dei Deputati è stato presentato un testo (quello approvato al Senato) che non fa mai riferimento al condominio o agli amministratori.

    Durante la fase di istruttoria, analizzando il testo nelle singole Commissioni parlamentari, sono stati presentati numerosi emendamenti, alcuni dei quali facevano anche riferimento al condominio. Questi emendamenti sono stati vagliati dalla Commissione Bilancio nella seduta di lunedì 20 aprile.

    Molti degli emendamenti (tra cui due che riguardavano espressamente il condominio) sono stati dichiarati “inammissibili” dal Presidente della Commissione stessa, con il conseguente rifiuto di metterli in discussione.

    I deputati proponenti hanno puntualmente provveduto – come previsto nel Regolamento della Camera dei Deputati – a sostenere la propria proposta, presentando di nuovo gli emendamenti anche in Assemblea.

    Nella seduta della Camera del 22 Aprile, il Governo ha posto la questione di fiducia sul testo proveniente dal Senato.

    Così facendo, in buona sostanza, il Governo ha “blindato” il suo testo, escludendo dalla discussione ogni altra proposta emendativa. Il testo è stato approvato, nella formulazione del Senato, venerdì 24 aprile.

    Ordini del giorno ed emendamenti: che significa? Gli emendamenti rappresentano proposte concrete ed efficaci di modifica normativa, che devono essere votati singolarmente dai parlamentari.

    Con l’apposizione della fiducia sul proprio testo originario, il Governo ha impedito qualsiasi discussione sugli argomenti, sostenendo che solo il proprio testo – privo quindi di qualsiasi modificazione ulteriore – potesse rappresentare in concreto gli interessi e il programma del Governo stesso. La mancata approvazione del testo governativo avrebbe comportato le necessarie dimissioni.

    Alcuni parlamentari hanno quindi formulato alcuni “ordini del giorno”, ovvero degli atti di indirizzo politico con cui hanno invitato il Governo a valutare di prendere posizione su alcune tematiche. Tra queste, sono state inserite anche le assemblee in videoconferenza.

    Cosa si è approvato, quindi? Lo stesso testo già approvato al Senato è stato adottato – senza modifiche – anche alla Camera dei Deputati.

    Nessuna reale modifica è stata adottata. Nessuna previsione per gli amministratori e i condomini.

    Solo, marginalmente, si è chiesto al Governo di valutare se affrontare l’argomento in un momento successivo. E il Governo ha accettato.

    Ma, dobbiamo chiederci, quando realmente si interesserà al Condominio?

     

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    Avv. Peter Lewis Geti

    Peter Lewis Geti Avvocato esperto in diritto immobiliare, formatore e professore a contratto presso l’Università di Pisa e l’Accademia Navale di Livorno. Presidente di Legal Building Academy, da anni ricopre il ruolo di Responsabile scientifico e di Formatore per corsi di formazione iniziale e aggiornamento per Amministratori di condominio. Vanta al suo attivo numerose pubblicazioni nell’ambito del diritto pubblico e costituzionale, contabilità pubblica, diritto immobiliare e trattamento dei dati personali. Fa parte del comitato editoriale della testata giornalistica Condominiocaffe.it Via Curtatone e Montanara, 28 - 56126 Pisa PI studio@avvocatogeti.com
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