• Decreto aprile 2020. Ecco le anticipazioni sul settore casa, locazioni e bollette

    Redazione Libricondominio | Aprile 20, 2020

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    Il testo del decreto aprile sarà pronto per il CdM il 22 aprile: siamo in grado di darvi alcune anticipazioni.

    Si tratta di anticipazioni in attesa di conferme. Secondo le ultime notizie, salvo cambiamenti, il testo del decreto aprile sarà pronto per il CdM del 22 aprile 2020. Ad ogni modo, ci dovrà essere l’ok del Parlamento, il 22 aprile al Senato e il 24 aprile alla Camera.

    Nel testo del decreto aprile 2020 ci saranno le indicazioni comportamentali in vista della fine del lockdown – dal 4 maggio 2020 – quindi le nuove misure di distanziamento sociale, le direttive sulla sicurezza dei lavoratori e le indicazioni per spostarsi sul territorio senza rischiare il contagio.

    Si discuterà anche della possibilità, ormai quasi confermata, di rinviare le elezioni amministrative e il referendum al prossimo autunno.

    Tra gli aspetti più importanti si segnalano

     

    IMMOBILI Tra le ipotesi su cui sta lavorando il governo c’è anche la sospensione e proroga pagamento Imu e TASI, prevedendo per i Comuni più in difficoltà l’intervento di un fondo ad hoc per la garanzia pubblica.
    BOLLETTE Con il decreto di aprile, il Governo riuscirà a dare respiro a commercianti, artigiani, partite IVA e professionisti con la riduzione e delle bollette di luce, gas e acqua, qualora si trovino in condizioni di necessità.

    L’ARERA si occuperà tecnicamente di tagliare gli oneri di sistema (per energie rinnovabili, nucleare ecc.) che gravano sulla bolletta (20% sulla luce e 4% sul gas).

    PARTITE IVA Nel nuovo decreto di aprile c’è anche la proposta di incrementare il bonus partite IVA ad 800 euro e il Reddito di emergenza.

    Tale indennità passerà però da 600 a 800 euro.

    L’aumento però potrebbe portare anche ad una parziale modifica degli attuali requisiti.

    LOCAZIONE Il Movimento 5 stelle spinge affinché ci sia una estensione del credito d’imposta del 60% sugli affitti, oggi previsto solo per commercianti e artigiani, a tutte le partite Iva includendo quindi anche i professionisti e una riduzione del prezzo delle bollette.

    Secondo le prime informazioni, per facilitare l’accesso al bonus affitti l’idea sarebbe di far coincidere la platea di coloro che richiedono il prestito di 25 mila euro garantito al 100 per cento dalla Stato, con coloro che hanno bisogno dell’aiuto sugli affitti: così l’affitto potrebbe essere detratto dalla restituzione del prestito di 25 mila euro senza attendere di chiudere la partita con il fisco.

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    A cura della Redazione

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