• D.L. Rilancio. Superbonus anche per le seconde case?

    Redazione Libricondominio | Maggio 19, 2020

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    Circola una nuova bozza, con modifiche. Novità sui beneficiari della detrazione fiscale.

    Questioni di ore, forse. Mentre si attende l’approdo in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio, è stata diramata una nuova bozza del testo, che prevede alcune modifiche in merito al cosiddetto Superbonus.

    Da alcune indiscrezioni, si apprende che la pubblicazione potrebbe avvenire nella giornata di oggi, salvo la verifica delle coperture di tutte le misure previste dalla manovra.

    Il superbonus è uno dei provvedimenti più attesi per gli effetti positivi che potrebbe avere sull’edilizia, ma nella versione uscita dal Consiglio dei Ministri c’erano alcune incongruenze, tra cui l’impossibilità di utilizzare il bonus per le seconde case.

    Di conseguenza, tra le modifiche valutate in queste ore, e che hanno contribuito a ritardare la pubblicazione del DL Rilancio in Gazzetta, c’è l’estensione delle detrazioni anche alle seconde case, purché situate negli edifici condominiali.

    Nella prima versione del testo, infatti, le agevolazioni erano limitate a interventi sulle prime case. Stando alle ultime modifiche del decreto, queste norme potrebbero essere estese anche alle seconde case in condominio, per evitare che questo blocchi i lavori per l’intero stabile.

    Ancora da chiarire se, nella detrazione al 110%, rientrino anche i lavori previsti dall’ecobonus tradizionale, fatti nella singola unità abitativa e agganciati al lavoro condominiale “trainante” quale per esempio il cappotto termico. Ma per questo bisogna attendere i decreti attuativi.

    Ricordiamo che la manovra  non è ancora operativa. La Ragioneria dello Stato deve ancora “bollinarlo”, poi passerà al Presidente della Repubblica per  firma. Seguirà  la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e diventerà legge così come ha ribadito il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Inca ed il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, durante un’audizione presso la Commissione Industria al Senato.

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    A cura della Redazione

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