Coronavirus e nuovo DPCM: quali responsabilità dell’amministratore di condominio?
Cosa cambia, per l’amministratore di condominio, con il nuovo decreto per chi viola le misure restrittive?
Ieri il Presidente del Consiglio dei Ministri aggiungeva alla lista di prescrizioni l’ennesimo Decreto volto ad arginare il contagio da Coronavirus.
In un momento così difficile e caotico come questo l’emanazione di un provvedimento ogni due giorni conferma il disperato tentativo da parte dei governanti del nostro Paese di risolvere una situazione che sta gravemente incidendo la vita e l’economia di migliaia di persone.
In tale contesto si inserisce il nuovo provvedimento di Giuseppe Conte, un provvedimento che questa volta cambia direzione.
La differenza principale e che interessa tutti i cittadini, compresi gli amministratori di condominio, riguarda la natura della sanzione applicata a chi viola le misure restrittive.
Alla luce dei decreti emessi, già analizzati, è legittima la circolazione e gli spostamenti di coloro i quali si muovono per uno dei motivi indicati nell’autocertificazione, ossia comprovati motivi urgenti di lavoro, necessità, motivi di cure mediche e rientro presso la propria abitazione/domicilio/dimora.
Ma cosa cambia con il nuovo decreto? La risposta è semplice: cambia la natura della sanzione applicata in caso di violazione. Ai trasgressori si applicherà, difatti, in luogo dell’art. 650 c.p. (rubricato “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”), ossia dell’arresto fino a tre mesi o ammenda di duecentosei euro, una multa il cui importo va da un minimo di quattrocento euro ad un massimo di tremila euro.
La nuova sanzione applicata, dunque, ha una natura amministrativa e non penale.
Questo cambiamento non va trascurato in quanto dimostra una posizione da parte del Governo totalmente differente da quella assunta in precedenza.
Probabilmente i nostri Politici si saranno resi conto che denunciare il trenta percento della popolazione per la violazione delle misure restrittive non ha portato a risultati efficaci!
Oppure avranno pensato che il torto più grave che puoi fare ad un italiano è “toccargli” il portafogli!
Ad ogni modo, che non si sentano dispensati gli amministratori di condominio dalle nuove disposizioni!
Anzi! Chiariamo, dunque, quali sono i comportamenti che devono essere adottati dagli amministratori per non incorrere nelle sanzioni in questione:
- spostatevi solo se strettamente necessario;
- Se avete la possibilità di lavorare da casa fatelo! Per la vostra sicurezza!
L’evoluzione tecnologica avvenuta nel nostro Paese negli ultimi anni ci concede di tenere corsi online, fare videoconferenze con l’uso di piattaforme comode e sicure.
Dunque non avete scuse! Pertanto:
- muovetevi verso il vostro studio solo se inevitabile;
- ricordate che l’esigenza di lavoro deve essere comprovata ed urgente, dovendosi rinviare gli adempimenti lavorativi che non hanno una scadenza vicina (o sospesa nei termini);
- non incontrate persone e non fissate appuntamenti nel vostro studio o altrove in questo periodo;
- portate sempre con voi il modello di autocertificazione più recente (nella speranza che si interrompano anche queste continue pubblicazioni di modelli e se ne adotti uno definitivo!).
Il mancato rispetto di tali prescrizioni comporterà che, ove fermati da un posto di blocco, sarete passibili di una sanzione economica che va da quattrocento a tremila euro (quasi quanto il vostro onorario annuale!).
Il rispetto di tali misure permetterà a voi di lavorare con maggiore sicurezza e al nostro Paese di riprendersi quanto prima da quello che potremmo definire il più grande disastro dopo la seconda guerra mondiale.
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