Coronavirus e Condominio: ecco tutte le regole di comportamento da rispettare
Quello che si sta diffondendo in Italia e che ha portato le autorità competenti ad adottare varie misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica (ed altre, si teme, ce ne saranno) è il “nuovo Corona virus” COVID-19, responsabile di malattie respiratorie, la cui pericolosità è data dal fatto che è stato identificato da poco e la sua contromisura non è ancora stata trovata.
Gli unici provvedimenti adottati sono al momento unicamente tesi al contenimento della diffusione del virus e ad essi si è uniformato anche l’amministratore in quanto figura centrale della vita in Condominio che sappiamo essere un minimondo.
Il 90% delle persone ha a che fare col Condominio -un luogo frequentato anche da amici e/o parenti dei residenti, manutentori, etc.. -ed è ovvio che all’amministratore si guardi con particolare attenzione cercando di sensibilizzarlo ed attenzionarlo sul problema in modo che contribuisca al suo confinamento.
Egli si è prontamente adoperato con il rinvio delle assemblee nel frattempo indette, stante il divieto di tenerle ex DCPM del 04 marzo u.s. n.55, normativa di rilevanza nazionale.
Le assemblee, tuttavia, non sono le uniche attività che svolge un amministratore. Tale professionista si relaziona giornalmente con condòmini, fornitori e collaboratori di Studio e il pericolo di contrarre il virus o di facilitarne, suo malgrado, la diffusione, permane per se e per tutti i soggetti che ruotano attorno alla sua attività.
Dal sito ufficiale del Ministero della salute (http://www.salute.gov.it/) si apprende che le modalità di trasmissione sono ancora in corso di studio, ma ve ne sono certamente alcune già ben note.
Ad esempio la saliva, tossendo e starnutendo oppure i contatti diretti personali con persone positive al Covid 19.
Quest’ultima categoria ricomprende a sua volta una serie di altre ipotesi quali (a titolo esemplificativo e non esaustivo):
- la stretta di mano;
- il respiro;
- toccare a mani nude fazzoletti di carta usati (immaginiamo la raccolta di materiale trovato in giro per buttarlo in cestini);
- stare a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
- trovarsi in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, locali) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
Dunque è quanto mai doveroso adottare ogni cautela possibile, anche al di là di quelle espressamente indicate dalle varie disposizioni normative.
Tra queste, a livello generale (per tutti), da rappresentare possibilmente anche nei Condomini ai propri amministrati, consiglio, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- lavarsi frequentemente e accuratamente le mani, dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca;
- rivolgersi al proprio medico curante se dovessero comparire sintomi come febbre, tosse, mal di gola, mal di testa e, in particolare, difficoltà respiratorie;
- cercare di evitare l’uscita dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità (questo punto è anche una raccomandazione espressa nel DPCM del 4 marzo u.s. per tutte le persone anziane o affette da una o più patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o acquisita);
- evitare luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
- evitare di prendere l’ascensore in più di una persona per volta se appartenenti a nuclei famigliari diversi;
- evitare assembramenti nelle zone comuni condominiali, tra persone di nuclei famigliari diversi, che si prolunghino per oltre 15 minuti ad una distanza inferiore ai due metri l’uno dall’altro;
- lavarsi spesso e accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 60%).
I punti di cui sopra possono certamente essere riepilogati in un foglio da portare presso il Condominio da affiggere in spazi visibili e vanno fatti ovviamente osservare anche ai fornitori ai quali vengono commissionati gli interventi manutentivi.
Per quanto concerne i collaboratori di Studio (colleghi, dipendenti, etc.), c’è da considerare che spesso le visite dei condòmini e dei fornitori sono parte integrante del lavoro di un amministratore.
In questo momento particolare, tuttavia, va fatta intendere a tali soggetti l’esigenza di misure cautelative per la sicurezza generale e pertanto, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- si deve evitare di ricevere persone se non si abbia la certezza di mantenere un’interazione verbale ad una distanza non inferiore a 2 metri e per un tempo ragionevolmente breve (si consiglia al massimo venti minuti);
- si deve evitare di ricevere pagamenti in assegni e/o banconote. Anche gli oggetti, purtroppo, possono agevolare la trasmissione del virus. A tal proposito, se proprio non si potesse fare a meno di riscuotere quote condominiali in Studio, si consiglia di dotarsi di dispositivi per il pagamento con carte di credito.
- Si deve evitare di ricevere documenti cartacei per i rischi di cui al punto precedente. Utilizziamo le nostre caselle e-mail.
Anche tali ultime tre regole possono essere riportate in un foglio da affiggere in Studio per l’osservanza costante dei frequentatori abituali (i collaboratori) e affinché gli stessi si prodighino per il loro rispetto anche nei confronti di eventuali visitatori che comunque sarebbe bene che per tutto questo periodo rimanessero a casa.
Infine, per quanto riguarda le famigerate mascherine, si rappresenta che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti, o se ci si prenda cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus.
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