• Altro che divieto d’ascensore. Il condòmino moroso può usare ugualmente l’impianto

    Redazione Libricondominio | Ottobre 28, 2020

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    Mille euro di risarcimento. Il Tribunale di Roma condanna il condominio che ha impedito l’utilizzo dell’ascensore al moroso.

    Sale in ascensore solo chi è in regola con le rate condominiali? No, non è proprio così. A dirlo è il Tribunale di Roma che con sentenza 6353/2020 ha ritenuto illegittima l’esclusione del singolo condomino dall’uso dell’ascensore per morosità, laddove il mancato pagamento dei contributi non si sia protratto per oltre un semestre, ritenendo inoltre la sospensione di servizi essenziali ulteriormente inopportuna, se attuata con modalità che non tengano conto del diritto alla salute.

    Il giudice romano precisa che l’esclusione dai servizi comuni può scattare soltanto se il mancato pagamento dei contributi si protrae per oltre sei mesi e non si può certo basare su un generico riferimento fatto in assemblea. Inoltre, l’esazione dei contributi va sempre contemperata coi diritti fondamentali della persona.

    Nel caso di specie, il condomino/moroso ricorrente, riesce ad ottenere le chiavi dell’ascensore soltanto un mese dopo aver versato la sua quota, nel contempo è costretto all’utilizzo delle scale, nonostante il suo stato cagionevole stato di salute – tutto documentato- che ha comportato anche un forte disagio.

    Per tali motivi il Tribunale di Roma, ha deciso di condannare il condominio al versamento di mille euro, in via equitativa, per il danno subito derivante dalla mancata fruizione dell’impianto comune.

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    Morosità condominiali: i casi e le soluzioni

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    A cura della Redazione

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