Affitti brevi. Oltre i tre alloggi scatta l’attività imprenditoriale. Nuovi oneri a carico dei proprietari case
1 Host, 3 case. Un nuovo regime fiscale per gli affitti brevi dal 2021.
Dopo l’affossamento dell’emendamento per la regolamentazione degli affitti brevi turistici al DL Milleproroghe, è stato ripresentato un nuovo emendamento al decreto Agosto, votato in commissione Bilancio al Senato nella notte tra venerdì e sabato, che cambia il volto delle locazioni brevi: superata la soglia delle tre unità abitative, si trasformerà in una vera attvità imprenditoriale.
Tale nuovo regime si applichetà anche anche se i contratti sono stipulati tramite agenti immobiliari o portali internet.
Ci sarà una metamorfosi della figura del proprietario di case che sarà soggetto ad obblighi contabili, amministrativi e fiscali. Sarà quindi necesasario aprire una partita Iva individuale o costituire una società.
Altra conseguenze, di notevole rilenvanza, è che rientrando nella qualifica di “imprenditori”, i locatori non potranno applicare la cedolare secca del 21%.
La limitazione contenuta nell’emendamento al DL 104/2020 è il primo passo per rendere gli affitti brevi turistici più sostenibili. La regolamentazione è stata anche di recente ribadita da una sentenza della Corte di Giustizia europea, che ha reputato di pubblico interesse le legislazioni locali e nazionali al riguardo, se riferite ad aree in cui la pressione sui canoni d’affitto è particolarmente elevata.
Il provvedimento entrerà in Aula lunedì. La maggioranza chiederà la fiducia. Il testo dovrà essere convertito entro il 14 ottobre.
Stampa articoloLocazioni e Vendita delle parti comuni condominiali. Un nuovo business per i Condomini